Lo sapete che quello che Oreste preferisce di più è mangiare: qualsiasi tipo di piatto o dolce le offrirete, non riuscirà a resistere e lo assaggerà (e molto probabilmente lo mangerà tutto, e ne vorrà ancora)!
Per questo ci ha richiesto insistentemente di condividere con voi ricette dal mondo...ne avete già provata una? Era buona?
Le sorelle di Oreste hanno fatto I pönnukökur e sono venuti così deliziosi (croccanti e morbidi allo stesso tempo, non troppo dolci e con un leggero sapore di cannella…) che sono finiti subito!
Che idea culinosa che ha avuto!
Oggi, però, ha deciso che è il suo turno di fare la cuoca.
Diciamo che non l’ha proprio “deciso”: dovete sapere che anche Oreste ha un suo calendario dell’avvento che fa con la sua famiglia e ci sono sfide, maledizioni e...preparare colazioni.
E oggi tocca a lei.
Perché non condividere quindi la ricetta anche con voi?
É una ricetta semplicissima con pochi ingredienti, che Oreste ha assaggiato in Ucraina, ma è una goduria assicurata.
Abbiamo bisogno di:
Sbattere un tuorlo d’uovo con un pizzico di sale in una ciotola.
Aggiungere la ricotta (se è troppo bagnata, strizzarla in un canovaccio prima di iniziare la ricetta) e mescolare finchè non si forma una crema omogenea e a quel punto aggiungere la farina. Il composto deve risultare sodo, in modo da poter formare delle polpettine da appiattire o un rotolo da tagliare a fette, 10/15 circa.
Impanare le frittelle con della farina, e passarle in una padella con del burro o dell’olio di semi, girandole quando sono dorate.
Servire con frutti di bosco, marmellata, smetana o yogurt greco.
Da leccarsi i baffi!
Cosa fare con gli albumi avanzati? sbirciate un po’ l’idea culinosa di oggi!
Buona colazione!
Dopo aver perso il marito e il lavoro a causa della chiusura della ditta in cui lavorava, Fren decide di caricare tutto ciò che le è più caro e necessario su un piccolo van e partire.
Un viaggio senza una vera meta, con forse l’unico scopo quello di scappare da se stessi.
Tra lavori saltuari e nuovi parcheggi dove sostare Fren scopre una nuova vita, quella nomade, fatta di incertezze ma fermamente saldata ad un presente così difficile da accettare. E attraversata da una comunità di persone, con storie simili e diverse dalla sua, che condividono la medesima scelta di vita e con cui condivide nuovi attimi di quotidianità, trovando un modo per stare insieme e supportarsi a vicenda.
Un film che ti entra dentro e apre una finestra su paesaggi sconfinati, togliendoti il respiro e facendoti respirare a pieni polmoni.
Su Disney+.
di Fepa e Curzio, Edizioni Epokè, 2020
“Il Giorno del Vicino era la festa più importante di Yestering. Ogni martedì si celebrava la comunità e la fratellanza tra tutti i cittadini, secondo una precisa tradizione: nel Giorno del Vicino, tutte le famiglie, suddivise in gruppi di due, andavano a cena dal vicino di balcone di destra. La famiglia di sinistra portata il cibo, quella di destra mettava a disposizione la casa”
Nell’incantevole cittadina di case di ringhiera di Yestering, la vita scorre serena, scandita da leggi forse un po’ strambe, ma che aiutano gli yesteringhesi a viverla felicemente. Una pioggia apparentemente incessante però arriva e non lascia più la città, costringendo i suoi abitanti a cambiare le loro tanto amate abitudini. Perchè non smette? Cosa possiamo fare? Sono le domande che Adele, insieme al suo nuovo amico Norberto, cercano di rispondere per trovare una soluzione a questo nuovo gigante problema.
Insieme scopriranno che tra combattere e arrendersi c’è una via di mezzo: imparare a cambiare.
di Bruder Jessica, W. W. Norton & Company, 2017